Finalmente tutti in vacanza!

Le vacanze? Quale migliore occasione per mettersi alla prova e misurarsi con le proprie capacità organizzative e progettuali e, quale migliore opportunità per sperimentare la convivenza con le sue inevitabili limitazioni e regole?

Finalmente dopo due anni in cui vacanze e aggregazioni sono state fortemente limitate, una parte dei ragazzi e ragazze di Abaco è tornata in vacanza.
Un’intera settimana in una splendida località sul lago Mergozzo.

Un ringraziamento doveroso va a Fondazione Comunitaria del Varesotto per aver sostenuto economicamente questo progetto, che ha visto 8 giovani impegnati a pensare, organizzare e realizzare una vacanza a loro misura, insieme agli educatori che li seguono durante l’anno.

A fine vacanza abbiamo voluto confrontarci e fare delle valutazioni su cosa hanno portato a casa i ragazzi: quali esperienze sono state per loro una novità, come hanno vissuto i momenti di vita comune ecc.

Ecco due esempi di come abbiamo lavorato con loro.
Risposte e Grafici

A parte la gioia e la felicità dei ragazzi che finalmente hanno potuto vivere nuovamente insieme per qualche giorno, i risultati del questionario ci hanno positivamente sorpresi.

I momenti di socialità sono stati i più gettonati, così che anche nel tempo libero i ragazzi hanno scelto la compagnia e la condivisione con gli altri piuttosto che l’isolamento. E’ un dato che ci soddisfa proprio perché obiettivo del servizio fornito è l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé anche in ambito relazionale e sociale.

Rappresentazione corporea: un laboratorio di arteterapia clinica grazie al contributo di Regione Lombardia

Sono davvero tante le cose che si potrebbero dire e raccontare sull’arteterapia clinica. Qui vorremmo focalizzarci sul lavoro svolto con i ragazzi della nostra associazione, per i quali è stata pensata un’attività di conoscenza di sé attraverso la rappresentazione corporea.
Naturalmente abbiamo affidato il progetto ad una professionista con competenza che già da tempo fa parte della nostra equipe di lavoro: si tratta della dottoressa Nadia Di Corrado, arteterapeuta clinica.

Dottoressa Nadia Di Corrado

La ripresa della vita dopo il Covid ha richiesto per tutti l’impiego di nuove energie : una delle possibili soluzioni per le persone con disabilità è stata proprio quella di intraprendere percorsi di attività espressive.

Tra queste la rappresentazione corporea ha una valenza incisiva, perché agisce sulla consapevolezza di sè e dell’altro attraverso la comunicazione del corpo.

Grazie a fondi erogati da Regione Lombardia abbiamo dato forma al progetto Riprendersi la vita dopo il Covid, focalizzato in parte sull’esperienza di rappresentazione corporea.

Abbiamo chiesto alla dottoressa Di Corrado perché l’arteterapia funziona e perché supporta il conseguimento di questi obiettivi:
In un laboratorio di rappresentazione corporea ogni individuo diventa osservatore di sé stesso, come in uno specchio. L’obiettivo è quello di imparare a vedersi e laddove è possibile trasformarsi

Trasformarsi?
“Sì, attraverso la creatività!
I gesti di un’attività creativa rappresentano per ciascuno di noi un’esperienza che rimane e lascia traccia. Il corpo è lo strumento con cui creiamo, gesto per gesto, l’esperienza che ci consente di capire chi siamo, come siamo fatti e come possiamo trasformarci. Lo svolgimento dell’attività è sempre molto simbolico, proprio perché si fonda su gesti e sguardi.

Quali risultati effettivi può dare?
Il risultato è l’elaborazione personale che ciascuno individuo riesce ad effettuare. Il grado di elaborazione differisce da soggetto a soggetto, perché legato a fattori come l’età, le condizioni di vita, la cultura personale e le capacità cognitive.”

Per comprendere i vissuti corporei è necessario indagare i modi in cui le circostanti esperenziali influenzano le nostre risposte somatiche, risposte che direttamente o indirettamente comunicano l’esito dei nostri rapporti con il mondo.

Nel laboratorio di arteterapia clinica osserviamo la complessità e la ricchezza del linguaggio del corpo svelando conoscenze precoci veicolate dagli scambi sensomotori e affettivi vissuti nei primi due anni di vita tra bambino e caregiver, da questa prospettiva si scopre l’intimo legame tra corpo e identità.

Il progetto che in atelier propone la rappresentazione corporea di sé concentra l’attenzione su corpo-cuore-mente nel qui e ora di ogni soggettiva improvvisazione; scoprendo insieme i limiti e le risorse, fuori da ogni giudizio di valore e di merito e da ogni aspettativa e intento performativo. “

Viaggiando con Abaco

Fondazione Comunitaria del Varesotto, come abbiamo ricordato anche in altre occasioni su questo blog, ha finanziato un progetto molto importante per la nostra associazione, perché ci consente di riattivare una serie di meccanismi che lockdown e pandemia avevano bloccato.
Una fase di stand by che purtroppo ci aveva tenuto lontani dai giovani della nostra associazione, così come aveva impedito loro di svolgere quelle attività in cui quotidianamente li coinvolgevamo.

Oggi grazie all’avvio del progetto “Il mio Paese” siamo ripartiti programmando un lavoro di gruppo strutturato secondo due linee:
attività di uscita e attività di laboratorio.

Alle prime dedichiamo le righe che seguono
Viaggiando con Abaco

Premessa
Il viaggio è un’esperienza che affascina l’uomo perché lo vede protagonista di un percorso unico e personale: siamo in tanti sullo stesso treno, sullo stesso autobus o lungo le strade della nostra città, ma quello che rimane impresso nella mente di ciascuno è esclusivo, intimo e privato, perché quello che ci portiamo a casa da un viaggio è l’emozione.


Non potevamo non prendere in considerazione questa opportunità: così tra le attività inserite nel progetto “Il mio Paese” abbiamo previsto anche spostamenti sul territorio e una vacanza estiva. Il gruppo di giovani della nostra Associazione Abaco aps ha iniziato a sperimentare settimanalmente l’uscita sul territorio: una sperimentazione che li coinvolge in tutte le fasi di organizzazione, dalla scelta dei mezzi, degli orari e della meta.

In linea con il taglio formativo che da sempre guida e traccia le nostre attività, intendiamo offrire loro l’ opportunità di rielaborare l’appartenenza alla comunità e di saper compiere scelte di qualità circa l’offerta del territorio.

L’impressione che abbiamo è che l’attività stia portando ottimi risultati: il gruppo si consolida grazie alla condivisione delle emozioni, che si trasforma con facilità in una narrazione di cui si sentono protagonisti.

Un’ottima premessa in vista della programmazione della vacanza estiva che da due anni è mancata a tutti.
In questo caso si approfondirà molto l’aspetto dell’autonomie, della “gestione” di sé lontano da casa, dalla famiglia e dai luoghi “sicuri”.

Vi racconteremo di volta in volta gli sviluppi del progetto.
Seguiteci anche sui nostri canali social

Una “strada” per ritrovarsi – Esplorare il territorio

Riscoprire il proprio territorio per riappropriarsene?
Riprendere familiarità con i punti saldi che prima della pandemia rappresentavano delle certezze?
E’ un percorso che abbiamo intrapreso più o meno tutti.

Nella nostra quotidianità abbiamo certezze cui siamo ancorati e su cui fondiamo la nostra tranquillità.
Sono punti di stabilità che ci aiutano ad affrontare l’imprevisto e l’imprevedibile.
La pandemia rientra proprio nell’imprevedibile e ha minato le nostre certezze:
ci ha obbligati all’isolamento, alla distanza dagli altri e dai luoghi che ci appartenevano.

Il ritorno alla normalità è iniziato da un po’, ma sarà graduale e per qualcuno probabilmente potrà risultare molto difficile.
Pensiamo a tutte quelle persone che vivono uno stato di disagio emotivo, di invalidità fisica o mentale: il loro percorso andrà supportato da persone con specifiche competenze, in grado di dare gli strumenti giusti per un recupero della quotidianità.

Abaco Associazione di promozione sociale ha studiato per i propri utenti, ragazzi con disabilità cognitiva, un percorso di riscoperta di sé proprio attraverso una nuova “esplorazione” del proprio territorio.

I ragazzi in età compresa tra i 20 e i 40 anni sono protagonisti di una progettazione che li vede coinvolti in ogni fase organizzativa:

programmazione delle uscite
scelta dei mezzi di trasporto
selezione dei luoghi da visitare

“Esplorare” per orientarsi, individuando punti di riferimento stabili
“Esplorare” per osservare l’ambiente naturale che li circonda
“Esplorare” per ritrovare sé stessi attraverso relazioni instaurate fuori dall’ambiente di casa.


Una strada per ritrovarsi” è una fase del progetto “Il mio Paese” organizzato grazie al sostegno di Fondazione del Varesotto e strutturato secondo due linee di lavoro:
attività di uscita
attività di laboratorio

Le prime coinvolgono i ragazzi nell’intera programmazione dell’uscita, nella scelta della meta e dei mezzi con cui spostarsi: obiettivi perseguiti sono la mobilità e orientamento sul territorio oltre alla riscoperta di luoghi di interesse ludico, culturale.
Le seconde sono finalizzate alla acquisizione di una maggiore consapevolezza del proprio paese e seguiti da un artista ricostruiranno un intero paese in carta.

Vi racconteremo di volta in volta gli sviluppi del progetto. Seguiteci anche sui social

Isolamento sociale e disabilità

Uscita al Castello di Masnago

Cosa ti è mancato di più in questi ultime due anni?

A questa domanda, la risposta dei nostri ragazzi non è stata differente da quella di tutti i loro coetanei: “ la socialità”.

Il grande limite che è gravato su un ragazzo disabile è che l’organizzazione di attività di socializzazione in cui avrebbe potuto coinvolto è sempre dipeso da altri: cooperative sociali, volontari, operatori. Tutte figure che in questi due anni, a causa della grave situazione pandemica, non hanno avuto la possibilità di agire con tranquillità.

Una parte fondamentale delle attività educative si è dovuta necessariamente interrompere, creando un vuoto importante nelle attività di autonomia sociale: l’organizzazione di una gita, la programmazione della vacanza educativa, l’uscita di un giorno in piscina, le visite a mostre e musei. Si tratta di proposte che hanno sempre caratterizzato la nostra offerta, garantendo ai ragazzi disabili e alle loro famiglie delle esperienze uniche in termini di autonomia, di crescita e di inclusione sociale.

La voce delle ragazze e dei ragazzi seguiti dall’Associazione Abaco non è diversa da quella di tutti gli altri: è la testimonianza di un ulteriore e nuovo disagio che si chiama Isolamento Sociale e Paura della solitudine.

L’isolamento li ha portati ad una eccessiva perdita di contatto con gli amici di tutti i giorni, con i luoghi e gli spazi che gli erano diventati familiari e in cui ritrovavano una loro dimensione di serenità e normalità.

Ebbene, senza perderci d’animo abbiamo messo in atto un progetto che li aiuterà e li accompagnerà in un percorso di riavvicinamento al territorio in cui vivono la loro quotidianità.
Il mio Paese” è il nuovo progetto post covid, partito grazie al sostegno di Fondazione del Varesotto e organizzato secondo due linee di lavoro:
attività di uscita
attività di laboratorio

Le prime coinvolgono i ragazzi nell’intera programmazione dell’uscita, nella scelta della meta e dei mezzi con cui spostarsi: obiettivi perseguiti sono la mobilità e orientamento sul territorio oltre alla riscoperta di luoghi di interesse ludico, culturale.
Le seconde sono finalizzate alla acquisizione di una maggiore consapevolezza del proprio paese e seguiti da un artista ricostruiranno un intero paese in carta.

Vi racconteremo di volta in volta gli spviluppi del progetto. Seguiteci anche sui social

Si conclude con successo “Pronti Partenza Via”

Progetto finanziato da Fondazione del Varesotto

Breve relazione della Presidente di Abaco Aps, Sara Gorlini

Il progetto “Pronti, partenza, via” è stato presentato con la volontà di ripartire dopo un’esperienza di lockdown molto significativa e in corso di un periodo storico di ripetute restrizioni, procedure di sicurezza e limitazioni alle attività regolari.

Rivolto ad un target di persone giovani, tra i 18 e i 40 anni con disabilità intellettiva e sensoriale medio lieve e alle loro famiglie, residenti nella provincia di Varese, il progetto  ha offerto un servizio di supporto e accompagnamento che ha trovato significativo riscontro, soprattutto da parte delle famiglie.

I servizi erogati

Nella fattispecie sono stati offerti i seguenti servizi:

  • 2 gruppi di lettura e narrazione composti ciascuno da 6 giovani, per la durata di un’ora e mezza a gruppo.
    Attraverso la tecnica della narrazione (lettura di testi e creazione di storie) i ragazzi hanno avuto modo di raccontare il proprio vissuto dando voce ad ansie, paure e al tempo stesso alle loro speranze, traducendo in parole emozioni inespresse. I gruppi si sono incontrati con frequenza settimanali e sono stati guidati da Betty Colombo
  • colloqui di sostegno individuali e di coppia volti ad ascoltare le istanze delle famiglie, che hanno dovuto affrontare prima il lockdown e poi il lungo anno 2021 tra chiusure e aperture. La loro difficoltà a gestire situazioni di continua allerta, le frustrazioni proprie e dei propri figli, affrontando paure ma cercando al tempo stesso di trasmettendo sicurezza e fiducia.
    Tutte le attività di sostegno sono state realizzate in sede individuale o di coppia. L’attività è stata realizzata da un Educatrice Professionale, Greta Ciglia e da un Educatore professionale con titolo in Pedagogia Clinica, Dott. Luca Frusciello.
  • Sono stati attivati anche gruppi familiari di sostegno cui hanno aderito 9 nuclei familiari. I gruppi sono stati guidati da uno psicologo, Massimiliano Bin e da un educatore professionale, Greta Ciglia
    Incontri con cadenza mensile finalizzati alla condivisione dei vissuti, delle difficoltà e alla messa in circolo delle risorse personali.

Al termine della progettazione è stato presentato un questionario di gradimento alle famiglie che ha dato un esito nettamente positivo.

L’importanza di comunicare il progetto

Attraverso la disponibilità l’organizzazione di Volontariato Koru, che ha messo a disposizione una propria risorsa volontaria esperta in comunicazione, sono state realizzate alcune azioni di comunicazione su diversi canali social, prevalentemente sulla pagina facebook dell’associazione

Tra le attività di divulgazione del del progetto sono comprese

  • la realizzazione di una video/intervista divulgata su social e youtube
  • la pubblicazione di una pagina web dedicata
  • evento conclusivo realizzato i primi di novembre 2021 nel quale si sono incontrate tutte le famiglie e i giovani coinvolti, nonché alcune persone tra soci e amici dell’Associazione, che hanno sostenuto il Progetto.
    Durante la serata è stato dato rilievo al progetto dando anche notizia della progettazione successiva (Il mio Paese), allora in attesa di approvazione da parte di Fondazione, e oggi ufficialmente approvata. Durante l’evento è stato distribuito il materiale promozionale.

Abaco e i suoi operatori sono soddisfatti del lavoro svolto e sono consapevoli del valore di ogni contributo ricevuto. Ringraziamo Fondazione Comunitaria del Varesotto per aver riconosciuto la validità del progetto e di aver ci sostenuto nella sua realizzazione

La Presidente
Sara Gorlini


A NATALE POSSIAMO ESSERE ANCORA PIU’ VICINI

Espressamente vicino a te
Sono pronti i doni Abaco

Acquistandoli sosterrai le nostre attività e regalerai ai tuoi amici doni che saranno molto graditi

Non vogliamo chiamarla raccolta fondi, si tratta di qualcosa in più, di un gesto che vedrà impegnati noi e voi.
Noi di Abaco Aps che ci impegniamo a portare avanti tutte le attività che tanto coinvolgono e appassionano i nostri ragazzi .
Voi che avrete l’occasione non solo di aiutarci ma di fare un dono ai vostri amici che ricorderà la convivialità e il piacere di una tazza di caffè.

“Espressamente vicino a te” è il gesto con cui potrete regalare confezioni di uno specialissimo caffè, di ottima qualità dell’azienda ARTE CAFFE’ di Angera, da sempre vicina alla nostra associazione. Il vostro acquisto sarà un gesto di aiuto e di sostegno per Abaco, che da sempre opera e vive, anche grazie alle donazioni e al supporto di tanti amici.

COSA REGALERETE?
Aroma, gusto, qualità e solidarietà

Potrete acquistare e donare eleganti confezioni da 250gr di caffè tostato e macinato artigianalmente.
Il prezzo base di una confezione è di €. 4,60.

Dove acquistare i doni Abaco?

Vi aspettiamo direttamente in sede a Inarzo in Via San Francesco, 62, oppure potrete contattarci al seguente recapito telefonico +39 340 738 5564 o via mail a saragorlini@abadcoop.it

Se l’amore è nell’aria…di sicuro ha il profumo del caffè.


In Abaco APS Arteterapia clinica con la Dottoressa Nadia Di Corrado

Percorsi di arterapia per soggetti con disturbi emotivi e comportamentali


L’arteterapia si propone a tutte le età, da 0 a 99 anni, a persone con diversi bisogni ed aspettative.

È una disciplina che attinge da vari approcci teorici, psicoanalitico, psicodinamico, cognitivista, gestaltico e, in generale, da tutti quegli approcci terapeutici che mirano a conciliare conflitti emotivi e promuovere l’autoconsapevolezza e l’accettazione di sé.

Da molti anni è applicata nella cura di soggetti con problemi psichici, disturbi emotivi e comportamentali, e di fatto l’Arteterapia Clinica nasce nella riabilitazione psichiatrica.

L’Arteterapia consiste nella ricerca del benessere psicofisico attraverso l’espressione artistica dei pensieri, vissuti ed emozioni. Essa utilizza le potenzialità, che possiede ogni persona, di elaborare creativamente tutte quelle sensazioni che non si riescono a far emergere con le parole e nei contesti quotidiani. Per mezzo dell’azione creativa l’immagine interna diventa immagine esterna, visibile e condivisibile e comunica all’altro il proprio mondo interiore emotivo e cognitivo.

Chi è la dottoressa Nadia Di Corrado Arteterapeuta clinica?

Scopriamolo dalle sue parole!
“Il mio percorso formativo è legato da sempre all’arte. Dopo il liceo artistico ho frequentato come scultrice l’Accademia di Brera, dove ho potuto approfondire il linguaggio con i materiali e tecniche specifiche dell’arte.
Ho sperimentato il processo creativo e le sue implicazioni sul piano emotivo, psicologico e cognitivo; ho subito sviluppato un interesse per l’Arteterapia approfondita e discussa nella Tesi Accademica “New Age & Arteterapia” (1999).
Ho lavorato come decoratrice d’interni per circa 10 anni, ben sapendo che per me quello era un periodo di latenza e che sarebbe arrivato il momento per la formazione come Arteterapeuta.

Nel 2010 ho frequentato l’istituto “Lyceum Vitt3” di Milano, Ente qualificato dal M.I.U.R. dove ho conseguito la formazione professionale in Arteterapia Clinica, un percorso durato 4 anni, strutturato in tirocini annuali, grazie ai quali ho potuto impiegare le mie competenze in diversi ambiti di intervento a sostegno, prevenzione e orientamento, nonché riabilitazione, con diverse patologie. In particolare ho lavorato con bambini, adolescenti e adulti in contesti scolastici, educativi, di cura e riabilitazione psichiatrica.

Se sei interessato a un colloquio con la dottoressa Di Corrado, chiamaci o vieni a trovarci. Siamo a Inarzo (VA) in Via San Francesco 62.
Chiama il n. +39 0332 948473

Una psicologa e psicoterapeuta in Abaco per affrontare disturbi d’ansia e problematiche legate alla sfera psicologica.

Tra i servizi di supporto psicologico forniti da Abaco Aps è possibile usufruire anche delle consulenze di una psicologa e psicoterapeuta con ampia esperienza.

Chi è la dottoressa Francesca Rainero?

E’ una psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico. Da 20 anni lavora presso i Servizi Sociali del Comune di Varese come psicologa e privatamente come psicoterapeuta. Specializzata nel trattamento dell’ansia, dei disturbi alimentari e dell’umore nel giovane e nell’adulto. Esperta nella cura dei traumi con l’adozione della tecnica EMDR.

Francesca Rainero parte da una laurea in psicologia con indirizzo neuropsicologico, che la porta a lavorare inizialmente con le problematiche legate prettamente ai disturbi neurologici.

Dopo aver approfondito i propri studi presso una Scuola di Psicoterapia ha iniziato a trattare pazienti con problematiche psicologiche.

Disturbi psicologici negli adulti – L’approccio psicodinamico

Grazie alla presenza della dottoressa Francesca Rainero Abaco APS è in grado di fornire servizi completi di supporto psicologico ad adulti e ragazzi, che vogliano affrontare problematiche come

  • Disturbi dell’ansia
  • Disordini alimentari
  • Disturbi dell’umore
  • Aspetti depressivi
  • Insoddisfazioni personali
  • Insicurezza

Come affronterete il percorso con la nostra psicoterapeuta?
La dottoressa Rainero vi accompagnerà attraverso la comprensione delle dinamiche che portano al sintomo. L’approccio psicodinamico vi aiuterà a capire ed affrontare il disturbo.

Il percorso di lavoro partirà da una corretta e buona diagnosi per raggiungere precisi obiettivi.

Se sei interessato a un colloquio con la nostra psicologa, con una pedagogista, un arteterapeuta clinico chiamaci o vieni a trovarci. Siamo a Inarzo (VA) in Via San Francesco 62.
Chiama il n. +39 0332 948473

Da Abaco percorsi di sostegno con un pedagogista clinico

Chi è il dottor Luca Frusciello?

E’ un pedagogista clinico che svolge la sua attività di consulenza anche nella nostra sede di Inarzo (VA).
Per conoscerlo meglio basta leggere quello che lui dice di sé in poche righe:
…sono un pedagogista clinico®. Non correggo e non guarisco ma attivo potenzialità, abilità e disponibilità creando opportunità di risveglio e cambiamento.

Luca Frusciello ha scelto di esercitare la propria attività presso la nostra struttura andando a completare un team di consulenti e terapeuti specializzati in interventi di supporto psicologico a persone di ogni età.

La formazione

Dopo la Laurea in Educazione professionale ha perseguito il Master di specializzazione biennale in Pedagogia Clinica. Ha lavorato nel settore penale minori e, dopo aver sperimentato l’insegnamento, oggi opera nell’area della disabilità di giovani e adulti.

Bambini e DSA – Bambini e difficoltà relazionali

Grazie alla presenza del dottor Luca Frusciello possiamo fornire supporto psicologico a bambini e adolescenti in difficoltà che presentino

  • Disturbi dell’apprendimento e del comportamento
  • Disordini della sfera espressiva

Grazie ad un approccio non curativo né correttivo, ma costruttivo, la pedagogia clinica aiuta ragazzi e bambini a trovare le proprie risorse adattive, agendo interventi educativi specialistici.
Visione, questa, che permette di accogliere, analizzare e associare ogni orientamento verso l’evoluzione e il cambiamento.

Supporto alla genitorialità

La consulenza del Dottor Luca Frusciello si estende anche al supporto alla genitorialità con l’obiettivo di accompagnare chi incontra difficoltà nel proprio ruolo genitoriale. Il colloquio con un pedagogista e un valido percorso di sostegno possono aiutare a comprendere meglio la relazione con i propri figli.

Perché rivolgersi a un pedagogista clinico?

Il Pedagogista Clinico®  ritiene che l’educazione sia “permanente” e indirizzata a ogni circostanza, perché non si rivolge ad aspetti settoriali della vita, ma alla globalità della persona, senza bisogno, così, di qualificare il malato in un paziente. Le azioni messe in atto sono opportunità di risveglio e stimoli al cambiamento.

Se sei interessato a un colloquio con un pedagogista, un arteterapeuta clinico o con uno psicologo rivolgiti ad Abaco. Siamo a Inarzo (VA) in Via San Francesco 62.
Chiama il n. +39 0332 948473