Viaggiando con Abaco

Fondazione Comunitaria del Varesotto, come abbiamo ricordato anche in altre occasioni su questo blog, ha finanziato un progetto molto importante per la nostra associazione, perché ci consente di riattivare una serie di meccanismi che lockdown e pandemia avevano bloccato.
Una fase di stand by che purtroppo ci aveva tenuto lontani dai giovani della nostra associazione, così come aveva impedito loro di svolgere quelle attività in cui quotidianamente li coinvolgevamo.

Oggi grazie all’avvio del progetto “Il mio Paese” siamo ripartiti programmando un lavoro di gruppo strutturato secondo due linee:
attività di uscita e attività di laboratorio.

Alle prime dedichiamo le righe che seguono
Viaggiando con Abaco

Premessa
Il viaggio è un’esperienza che affascina l’uomo perché lo vede protagonista di un percorso unico e personale: siamo in tanti sullo stesso treno, sullo stesso autobus o lungo le strade della nostra città, ma quello che rimane impresso nella mente di ciascuno è esclusivo, intimo e privato, perché quello che ci portiamo a casa da un viaggio è l’emozione.


Non potevamo non prendere in considerazione questa opportunità: così tra le attività inserite nel progetto “Il mio Paese” abbiamo previsto anche spostamenti sul territorio e una vacanza estiva. Il gruppo di giovani della nostra Associazione Abaco aps ha iniziato a sperimentare settimanalmente l’uscita sul territorio: una sperimentazione che li coinvolge in tutte le fasi di organizzazione, dalla scelta dei mezzi, degli orari e della meta.

In linea con il taglio formativo che da sempre guida e traccia le nostre attività, intendiamo offrire loro l’ opportunità di rielaborare l’appartenenza alla comunità e di saper compiere scelte di qualità circa l’offerta del territorio.

L’impressione che abbiamo è che l’attività stia portando ottimi risultati: il gruppo si consolida grazie alla condivisione delle emozioni, che si trasforma con facilità in una narrazione di cui si sentono protagonisti.

Un’ottima premessa in vista della programmazione della vacanza estiva che da due anni è mancata a tutti.
In questo caso si approfondirà molto l’aspetto dell’autonomie, della “gestione” di sé lontano da casa, dalla famiglia e dai luoghi “sicuri”.

Vi racconteremo di volta in volta gli sviluppi del progetto.
Seguiteci anche sui nostri canali social

Pubblicato da saragorlini

Sara Gorlini, fotografa prevalentemente in bianco e nero, cogliendo l'emozione nelle piccole cose, negli sguardi della gente, nelle pietre che parlano.